Passa ai contenuti principali

La radiazione di Hawking: i buchi neri stanno scomparendo?

                           Benvenuti e benvenute in un nuovo post di AstroNEWs!

Sono Leonardo ed oggi vorrei parlarvi della radiazione di Hawking.

I buchi neri sono sempre stati un argomento centrale nel blog e dell'intera comunità scientifica. Questo grazie al loro fascino nell'avere dinamiche del tutto differenti da qualsiasi altra cosa. AstroNEWs ci ha dedicato anche una serie (serie buchi neri), ma le novità non finiscono mai ed oggi sono qua per aggiornarvi su un aspetto nuovo di cui non abbiamo mai parlato: la radiazione di Hawking: ovvero l'unica arma che li può annientare. Ma partiamo per gradi.

Noi sappiamo che sono formati da una singolarità: ovvero il punto centrale in cui le nostre leggi della fisica non sono compatibili e con una gravità e una curvatura infinita. 

La singolarità è circondata da una sfera immaginaria perfetta chiamata "sfera di Schwarzschild". La superficie di questa sfera è chiamata "orizzonte degli eventi" ed è il cosiddetto punto di non ritorno. Questa linea separa un mondo a noi familiare da zona di cui non sappiamo nulla. Dentro alla "sfera di Schwarzschild" si concentra tutta la materia che ha inghiottito il buco nero. 

Questa è la descrizione secondo la teoria della relatività di Einstein, quella che tutti conosciamo, quella che descrive le dinamiche dell' "infinitamente grande". C'è un altro punto di vista, però: quello della fisica quantistica, che studia l' "infinitamente piccolo".

Nel 1974, Stephen Hawking, dimostrò che i buchi neri emettono una radiazione, chiamata
appunto "Radiazione di Hawking". Infatti, secondo la meccanica quantistica il vuoto non è completamente vuoto: da esso si possono creare delle coppie di particelle virtuali di carica elettrica opposta, come elettrone e positrone (ne abbiamo parlato nel post: "Big Bang: quark, leptoni ed antimateria"). Queste particelle si creano e si annullano a vicenda in un tempo microscopico, ma se ne creano così tante che in realtà il vuoto ne è pieno. 

Ecco, supponiamo che si creino due particelle virtuali: una all'interno la sfera di Schwarzschild
ed un'altra all'esterno. Quella dentro non avrebbe scampo e verrebbe inghiottita dal buco nero e l'altra sarebbe in grado di fuggire via. Il risultato è l'apparizione di una particella che non è più virtuale, ma reale e per diventare ciò ha bisogno di energia. 
Questa energia da dove la prende? 

L'unica possibilità è che la prenda dal buco nero. Quindi piano piano i buchi neri perdono lentamente energia e di conseguenza massa e dopo aver esaurito tutto si dissolvono. 

Un buco nero stellare impiega ad "evaporare" dai 10^67 anni ai 2,1 x 10^70 anni, che sono tempi enormi, maggiori della stessa età dell' universo. L'attenzione degli astrofisici è perciò interessata ad altri tipi di buchi neri: quelli molto vecchi, le cui formazioni risalgono a pochi anni dopo il Big Bang. Infatti quest'ultimi impiegano "solamente" 2,6 miliardi di anni per dissolversi ed è relativamente poco rispetto ai 13,8 dell'universo. La morte dei buchi  neri primordiali è potenzialmente osservabile. Fino ad ora sappiamo solo  che possiamo osservare una possibile morte tramite le onde gravitazionali dei buchi neri.

Ricordo sempre che per domande dubbi o consigli io ci sono sempre nei commenti.

Al prossimo post da Leonardo👋👋👋!!!

Commenti

  1. Sempre molto interessante leggere i tuoi post, sono contenta che tu sia tornato a pubblicarli. Simona

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La grandezza reale dell'universo e la Legge di Hubble

Benvenuti e benvenuti in nuovo post di AstroNEWs! Oggi parleremo della reale grandezza dell'universo e farò chiarezza per quanto riguarda la falsa istantaneità della luce. Tutto comincia nel 1924, quando Edwin Powell Hubble (a sinistra) , il celebre astronomo a cui hanno dedicato la sonda-telescopio "Hubble" fa una scoperta rivoluzionaria nel mondo del cosmo. Ma prima facciamo un passo indietro: all'inizio del ventesimo secolo si aveva una conoscenza dell'universo molto ristretta rispetta a quella di oggi. Si pensava che l'universo finisse con la nostra galassia: Via Lattea. Dal 26 al 28 aprile del 1920 presso la " National Academy of Sciences" di Washinton si teneva un dibattito sulla questione soprannominata dagli astronomi il "Grande Dibattito". A sostenere la tesi del galassiacentrismo, ovvero quella che sosteneva che l'universo era limitato alla Via Lattea, c'era Harlow Shapley, mentre quella che sosteneva il contrario, cioè c...

Gli studi sulla Materia Oscura di Vera Rubin

Benvenuti e benvenute nel nuovo post di AstroNEWs! Oggi sono qui per parlarvi di Vera Rubin e dei suoi studi sulla materia oscura. Immaginatevi in una baita alpina, seduti su una sdraia ad ammirare il cielo notturno. Sicuramente vedreste moltissime stelle, pianeti ed altri magnifici corpi celesti. Molto spesso ci soffermiamo, però, più sui piccoli particolari di una cosa e non la guardiamo per intero. Soffermiamoci su tutto quello che compone il cielo. Noteremo che i corpi celesti occupano solo una piccolissima parte. Gli scienziati hanno cercato le percentuali esatte della materia che compone l’universo. Osservandolo possiamo notare che la materia ordinaria (tutta quella che possiamo vedere: dagli atomi alle galassie) è solo una piccolissima parte, il 4,9%. Notiamo altri due componenti, la materia e l’energia oscura che rappresentano rispettivamente 26,8% e 68,3%. Questo ci fa capire che in realtà la nostra percezione del cosmo è molto più ristretta di quanto pensiamo. Queste ultim...

Aggiornamento Missione Artemis e canale YouTube

   Benvenuti e benvenute nel nuovo post di AstroNEWs! Oggi sono qui per informarvi sulle ultime missioni spaziali e del nuovo canale YouTube di AstroNEWs. Innanzitutto volevo aggiornarvi sull'apertura del  canale YouTube di AstroNEWs , con questa nuova piattaforma sono costretto a limitare la frequenza di pubblicazione sul blog di un post a settimana per dedicare più tempo a questo nuovo progetto.  Ecco il link del canale:  @AstroNEWsLC Iscrivetevi per rimanere aggiornati su notizie in tempo reale e molto altro. Approfitto dell'occasione per parlare delle ultime notizie sulle missioni spaziali e per augurarvi un  Buon anniversario Apollo 11! La NASA ha annunciato i nomi degli astronauti che voleranno intorno alla Luna Si tratta di un astronauta canadese, Jeremy Hansen, e tre astronauti americani: Victor Glover, Christina Koch e Reid Wiseman. La missione, attualmente prevista per il novembre del 2024, porterà l’equipaggio in orbita attorno alla Lun...