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🔴SPECIALE 1000 VISUALIZZAZIONI!


                                       Benvenuti e benvenute in nuovo post di AstroNEWs!

Sono Leonardo ed oggi vorrei rispondere alle vostre domande:

GRAZIE MILLE PER QUESTO TRAGUARDO INCREDIBILE. 

IL MESE SCORSO SIAMO ARRIVATI ADDIRITTURA A 1 100 VISUALIZZAZIONI!

Adesso, però, cominciamo con le domande!                         

  • Anonima: "I buchi neri possono morire?"

Ciao Anonima, domanda davvero curiosissima: la risposta alla tua domanda è contenuta in una teoria formulata dal grandissimo Stephen Hawking detta, appunto, "Paradosso di Hawking" (gli scienziati lo stanno cercando di risolvere da più di 50 anni). I buchi neri si creano con l'esplosione  di una stella supergigante, supernova (vedi immagine). Hawking ipotizzò che un buco nero potesse emettere una forma di radiazione* che lo fa lentamente evaporare, per poi esplodere ponendo fine alla sua vita.                                                                


*Questa radiazione, chiamata appunto radiazione di Hawking, causa però un problema tra relatività generale e fisica quantistica. La relatività generale, di Albert Einstein, riguarda il cosiddetto "infinitamente grande", cioè i pianeti, le galassie, i buchi neri... ecc. La fisica quantistica riguarda, invece, "l'infinitamente piccolo", quindi le particelle, gli atomi, i quark... ecc. Queste due "teorie pilastri" della fisica sono state tutte e due confermate nel XX secolo con degli esperimenti che avevano consigliato gli stessi autori. Nonostante ciò, queste teorie non sono compatibili tra loro. Gli scienziati stanno ancora cercando la cosiddetta "teoria del tutto" che sappia integrare le leggi dell'infinitamente grande e quelle dell'infinitamente piccolo senza contraddizioni. Ricordiamoci, però, che in natura nulla si distrugge, ma tutto si trasforma: quindi il buco nero non muore, ma si trasforma...evaporando!



  • Sebastiano: "Visto il numero cospicuo di asteroidi presenti nello spazio come fanno le astronavi delle missioni spaziali (ad esempio la stazione orbitante ISS) ad evitarli?"
Ciao Sebastiano, anche la tua è una domanda da vero curioso! Molti confondono asteroidi, meteoriti, stelle cadenti e comete (anch'io a volte), se vuoi rivedere la differenza ti consiglio di rileggere il post che ti metto tra parentesi (meteoriti, asteroidi, stelle cadenti e comete, qual è la differenza?). La maggior parte degli asteroidi si trova nella "fascia degli asteroidi" tra Giove e Marte (freccia blu immagine a destra) e sono molto lontani dalla Terra (freccia verde). Dal momento che la ISS si trova a circa 400 km dalla superficie terrestre è molto, ma molto lontana dagli asteroidi. Ci sono, però, missioni come Voyager 1 e Voyager 2 che si sono spinte ben oltre Giove! Nel caso di queste due missioni importantissime per l'astronomia ci sono stati moltissimi calcoli di rotta che non possiamo nemmeno immaginare. Per le missioni più corte, come quelle che si spingono solo all'orbita alta della Terra o sulla Luna non c'è pericolo di asteroidi, ma di detriti spaziali (i detriti spaziali sono quei pezzi di razzi o astronavi che, durante la rotta, si sono staccate dal modulo principale). Ribadisco, però, che dietro simili progetti ci sono milioni di calcoli di cui io non ho conoscenza. Nel caso delle missioni per Marte, Venere o anche Mercurio c'è più rischio di trovare un asteroide che si è distaccato dalla fascia.

  • Mariella e Gianfranco: "Potresti approfondire le teorie di Aristotele e Tolomeo. Grazie"
Ciao Mariella, ciao Gianfranco! Domanda da veri cosmologi! Il primo modello cosmologico fu inventato proprio da loro due. Questo sistema prevede la Terra al centro (geocentrismo) e, in ordine dal più vicino al più lontano: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno e stelle fisse (immagine a sinistra). Tolomeo ed Aristotele  vissero al tempo dell'Antica Grecia, ma questo modello venne usato fino alla fine del Medioevo e fu adottato dalla Chiesa e da Dante Alighieri. Successivamente, nel 1543, Niccolò Copernico pubblicò il suo "De Revolutionibus orbium coelestium" (Le rivoluzioni dei mondi celesti) un fondamentale trattato scientifico che diede inizio ad una nuova visione di sistema cosmologico: con il Sole al centro. Dopo ancora, Giovanni Keplero e Tycho Brahe, perfezionarono il modello di Copernico aggiungendo le orbite ellittiche ad altre cose che per noi, oggi, sono normali. Ritornando ad Aristotele e Tolomeo, loro furono dei geni da cui partì il pensiero di "sistema cosmologico". Nel modello aristotelico-tolemaico, la Terra, non solo è al centro del sistema, ma anche al centro dell'intero universo.

Continuate a farmi moltissime domande nei commenti!!! 

Al prossimo post da Leonardo👋👋👋!!!



Commenti

  1. Grazie Leonardo , le tue risposte sono chiare e precise . Al tuo prossimo post. ciao ciao

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  2. Ciao Leonardo grazie per la tua riposta, molto chiara. Al prossimo post! Sebastiano

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  3. Ciao, sono anonima, ti ringrazio per la risposta. Potresti fare un post dove parli delle leve di Archimede (perché sono molto curiosa). Grazie

    RispondiElimina

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